“Il Sole fa buona l’uva. Il sole sulle colline delle Langhe è la nostra ricchezza”.
Cantina Vignaioli racchiude tutta la sua filosofia di terroir e microclima in quattro denominazioni: Barbaresco DOCG, Barolo DOCG, Barbera d’Alba DOC e Dolcetto d’Alba DOC. E due derivano dal crü Nervo, un vigneto simbolo della zona di Treiso.
VIGNETO NERVO: questo crü si trova a Treiso, esposto a pieno sud, regala un Barbaresco robusto, che dura nel tempo, caratterizzato da profumi di frutta matura e spezie dolci. Le uve regalano un vino dal colore rosso granato intenso con riflessi rubino che non si perdono durante l’invecchiamento in bottiglia. Si produce anche il Dolcetto Nervo, vino di qualità, robusto e longevo, con profumi che ricordano la frutta fresca.
La Cantina Vignaioli si identifica con il suo territorio, quello del Barbaresco, dove la tenacia, la passione e il lavoro rendono i soci protagonisti.
Creata nel 1973 da un’idea di Mario Barbero, la Vignaioli era composta da tredici soci della zona di Treiso, tutti legati alle colline di Langa, uniti da un comune desiderio: creare una realtà capace di lavorare le uve e di immettere sul mercato un marchio nuovo, simbolo di una terra vocata ai grandi vini.
Si punta subito sul Nebbiolo da Barbaresco e, verso la fine degli anni ’70, si passa all’imbottigliamento. La crescita è costante, grazie ai sacrifici dei soci, e i locali della cantina vengono ampliati negli anni ’80 e muniti delle più moderne attrezzature, fino alla creazione del reparto confezionamento nel 1990. I soci guardano al mercato da subito, con grande attenzione all’estero: la valorizzazione del territorio del Barbaresco, la ricerca della qualità nel vino e l’identità della Cantina Pertinace viene apprezzata da subito. Lo sviluppo negli anni ha portato a essere presenti nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti, in Danimarca, Svizzera, Germania, Belgio, Polonia, Corea del Sud, Hong Kong e Giappone.
Nel 2014 viene inaugurata la nuova struttura che ospita l’imbottigliamento e il magazzino. E i locali storici vengono utilizzati per dare maggior spazio al reparto invecchiamento.
Tradizione, fiducia nei soci e ricerca della qualità fin dalla vigna. Il lavoro che viene fatto nei vigneti, dislocati in 70 ettari, si basa su queste tre “regole”.